In quasi due anni di governo della città eterna, abbiamo assistito, increduli, ad un possibile cambio di marcia in ambito turistico, siamo stati affascinati dai proclami sulla nuova Roma, ed il motto che ci veniva ricordato era affascinante anch’esso: “VIVA ROMA SEMPRE!“, un po’ sulla falsariga del Gladiatore dell’ormai romanissimo Rossell Crowe. Molti eventi, alcuni ereditati ed altri ricercati, hanno riportato – dopo gli anni orribili della pandemia – un’attenzione su Roma sempre più importante.
Abbiamo assistito a tentativi di soluzione, di alcuni problemi atavici: abusivismo dei trasporti negli aeroporti, accordi con una delle più importanti piattaforme online di affitto appartamenti, con conseguente ricalcolo degli importi. Abbiamo assistito agli investimenti di brand internazionali per nuove aperture alberghiere nella capitale.
Abbiamo creduto ad almeno un decennio innanzi a noi con fantastiche opportunità di stimolo della domanda, dopo i disastri della precedente giunta nel blocco della candidatura di Roma per le Olimpiadi. Ryders Cup, Giubileo 2025, Candidatura di Roma all’Expo 2030, giubile speciale nel 2033.
Abbiamo creduto ad una politica vicina al tessuto produttivo, abbiamo creduto alle persone e le abbiamo supportate.
Ed oggi, alla prima sbandata, ci hanno mollati col culo per terra!
Rincari tra il 70 ed il 100% previsti per il “contributo” di soggiorno. Ecco il regalo sotto l’ombrellone della giunta Gualtieri.
Passiamo da 3,50 euro a 6 euro per B&B, CAV, per arrivare a 7 euro per gli affittacamere di 1 categoria, accomunati ad hotel a 5 stelle dai quali si distanziano per pochi euro per raggiungere i 10 euro a persona a notte!
Gualtieri dice anche di ringraziare gli “albergatori romani”, cosa che mi risulta strano abbiano accettato.
Non sembra sia proprio andata così Signor Sindaco:
fonte: https://agenparl.eu/
Ancora una volta l’incapacità gestionale del Comune a guida Gualtieri, incapace di contrastare il sommerso, tira fuori dal cilindro soluzioni più vicine allo Sceriffo di Nottingham che ad una reale e capace programmazione di sviluppo turistico della capitale.
E’ sconcertante apprendere dall’Assesorato al Bilancio che sussiste un buco da 50 milioni che appare dal nulla…e qual è la soluzione? Andare a mungere la “vacca” del turismo.
Belle le passerelle e le inaugurazioni, grandi capacità di personal branding, ma la città ha necessità di altro:
- Formazione professionale;
- Professionalità certificata;
- Tariffe minime per categoria (a garanzia del livello di servizio e per diminuire la concorrenza sleale)
- Semplificazione delle tipologie ricettive (i viaggiatori identificano “hotel”, “b&b” e “AirBnB”);
Riprendiamo il comunicato stampa di Federalberghi Roma, che in un passaggio devia l’attenzione:
fonte: https://agenparl.eu/
Ciò che dovrebbe essere chiaro è che aumentando le gabelle, non si ostacola il sommerso, non si ferma l’abusivismo, al contrario, si forniscono ulteriori stimoli all’evasione ed al sommerso. Di certo chi ha lasciato buchi da 1,8 milioni di euro o quegli altri che ne hanno lasciati 2,5 milioni, non sarebbero stati fermati se a suo tempo fosse stata aumentata la tassa di soggiorno.
Se al contrario, si mira ad un livello qualitativo più elevato, ad un contrasto reale all’abusivismo ed al sommerso, occorre semplificare le regole. Ancora oggi non comprendo perché gli albergatori ambiscono all’inasprimento delle regole verso il settore extra-alberghiero, piuttosto che alla semplificazione di quello alberghiero.
Nel continuare questo nostro viaggio, ci preme ricordare che proprio qualche mese fa, la Giunta Gualtieri ha deliberato:
A dire il vero, questi Signori dovranno attendere, in quanto la Corte dei Conti, ha chiesto lumi alla Ragioneria Capitolina per comprendere l’impatto che questi aumenti avranno sul Bilancio Comunale.
Bene! Oggi hanno dichiarato dove andranno a prendere i soldi per i loro aumenti di stipendio!
Viva Roma, Sempre?
No!