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Fino a dove si spinge il Revenue Management?

Il nome di questo blog è #Back2Basics, e credo che l’esempio che sto per condividere è proprio la conferma che c’è la necessità di tornare alle basi.

Il Revenue Management, come sappiamo, nasce dall’Airline Deregulation Act del 1978.

Oggi il Revenue Management è applicato in molte diverse industry più o meno complesso, più o meno articolato, evidentemente implementato rispetto alle origini dando anche uno sguardo ai costi, ma il fine ultimo è sempre quello di migliorare le performances dell’azienda che lo applica.

Come dicevamo in precedenza, il Revenue Management ha subito innumerevoli implementazioni nel corso degli anni, implementazioni non solo dovute a calcoli sempre più complessi, ma anche e soprattutto rispetto alle modifiche delle abitudini della clientela ed all’accesso a dati sempre più complessi ed analitici (c.d. BIGDATA), che misurano tutto il misurabile.

Qualche tempo fa, mi trovavo per lavoro in Albania, per la precisione a Tirana. Mi ritrovai a dover cambiare l’agenda per impegni improrogabili e quindi a dover acquistare un nuovo biglietto di rientro per Roma. E qui inizia l’avventura.

Inizio a cercare chi opera sulla tratta e la scelta cade tra Blue Panorama ed Alitalia. La prima scartata per via degli orari non corrispondenti alle esigenze.

Mi metto quindi alla ricerca della soluzione più idonea alle mie esigenze e scopro che il volo costava un’enormità. Provo soluzioni alternative: nave, treno fino ad altra destinazione con voli su Roma. Nulla!

Allora cerco un volo che da Tirana mi faccia rientrare in Italia per poi trovare la soluzione più efficace: treno, auto a noleggio, ecc.

Scopro quindi che da Tirana partono voli per Milano, comincio a cercare, valutare, analizzare e tutto d’un tratto, percepisco che c’è qualcosa che non mi torna, ancora non comprendo cosa sia ma poi, con un piccolo approfondimento, scopro la genialata!

Per opportunità di riscontro con le schermate pubblicate, riporto come periodo di ricerca la data del 1° agosto, ma in realtà il tutto è accaduto qualche mese prima.

TIRANA – ROMA costo Euro 247,45

TIRANA – MILANO costo Euro 96,09

Fatto!

Questo era il piano: volo fino a Milano poi treno fino a Roma e il mio impegno nella capitale poteva essere rispettato!

Sentivo ancora quella percezione che mi diceva che c’era qualcosa che non tornava.

Approfondisco la verifica e noto che l’orario di partenza del volo da Tirana è lo stesso per tutti e due i voli.

Mi accorgo quindi che il volo che parte da Tirana alle ore 15:45 fa scalo a Roma per poi ripartire per Milano. Comincio a pensare di aver avuto fortuna e di essere incappato in un cambio di tariffe ancora non totalmente diffuso nei sistemi. Faccio delle verifiche in altre date, e scopro di non essere stato fortunato, ma che qualcuno aveva scientemente deciso l’applicazione di questa strategia non certo illuminata. Non illuminata soprattutto per via della tipologia del viaggiatore moderno che non si ferma alla prima informazione ma cerca di scavare fino a trovare la miglior soluzione.

Prenoto quindi il volo per Milano, scendendo a Roma con un risparmio totale di Euro 151,36, senza contare il risparmio del biglietto del treno da Milano a Roma.

Ecco un chiarissimo esempio di “rieducazione all’acquisto” nei confronti del mercato che in realtà è un boomerang che si ritorce contro.

Concludo con un ashtag al quale credo che occorra sempre di più riferirsi per migliorare ripartendo dalle basi: #Back2Basics.