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Occhio! I “Guri” ci dirigono verso lo sbrago!

Dopo la pandemia di webinar e tutorial su ogni tematica, guardando all’orizzonte, si ipotizza la visione di una flebile luce alla fine del tunnel.

I numeri, sono confortanti, ma non ancora sufficientemente consolidati per essere considerati trend.

Ecco che arriva il freddo ed il gelo a consolidare una situazione già catastrofica.

E come accade normalmente, al termine di un bell’acquazzone, appaiono le prime lumache.

Ecco quindi il riapparire dei “Guri”.

Gli spacciatori di idee geniali, i diffusori di soluzioni eccezionali, si riaffacciano all’orizzonte.

Poveri quegli sprovveduti che, ammaliati dal Cerusico di turno, cadranno nelle sue spire che porteranno a nuove catastrofiche distruzioni.

Le strutture ricettive, anche se al momento sono con il freno a mano tirato ed in grandissime difficoltà di liquidità, non possono permettersi di fermare completamente le macchine.

Occorre quindi programmare, definire, strutturare il futuro. Occorre essere pronti alla ripresa.

Mi capita di leggere che alcuni suggeriscono un’attenzione al prezzo, in termini di stimolo verso un segmento di clientela sensibile a questa leva.

ATTENZIONE!

Non facciamo l’errore di cadere nel turbinio dello “sbrago” tariffario come panacea di un mercato in lenta ripresa.

Mi auguro che si prenda spunto da anni di distruzione del mercato, dove la guerra degli stracci, innescata dall’illusione della leva del prezzo come generatrice di domanda, ha portato il settore al tracollo del prezzo, della qualità, del prodotto, della destinazione.

Dobbiamo quindi prepararci ai nuovi flussi, è di oggi la notizia che il 25% della popolazione britannica, sta prenotando sul lungo termine le vacanze, in previsione della veloce fine della crisi.

Dobbiamo preparare le strutture alla ripartenza, dobbiamo prepararci noi ed i nostri collaboratori alla ripartenza.

Quindi, per il bene del turismo ricettivo, per continuare ad incrementare la nostra quota di responsabilità del PIL, per recuperare l’identità del nostro Paese come destinazione sognata da tutti i viaggiatori nel mondo, per riabilitare le nostre competenze e capacità di accoglienza, non abbassiamo la guardia e allontaniamo coloro i quali ci ubriacano con l’illusione di incremento dei profitti “sbragando” le tariffe.

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Ieri, oggi…é domani!

Per cercare di mantenere la mente in equilibrio e quindi provare ad essere razionali, occorre bilanciare gli “attacchi” esterni (news, social media, debolezze individuali, ecc.), con auto medicina positiva.

Il pensiero razionale, proviene da un approccio asettico alla tematica, vedendo la situazione da una prospettiva esterna.

In questo caso non può esistere un approccio asettico, in quanto tutto siamo coinvolti direttamente.

Occorre quindi, per autodifesa, bilanciare gli stati emotivi con delle forzature.

Occhio alle trappole mentali.

I 3 approcci che si stanno registrando in questi giorni:

– realista: questo status è a rischio di trappola mentale, il realismo, per essere reale deve essere supportato da dati inconfutabili e provabili in diversi stati ambientali;

⁃ pessimista: questo status è molto deleterio e innesca una prospettiva altamente alterata della realtà, è l’anticamera della depressione se non supportato da aiuti individuali od esterni;

⁃ ottimista: questo status è anch’esso pericoloso e a rischio di trappole mentali, in quanto genera stadi di onnipotenza ed altera la realtà del momento e del luogo.

Oggi la vera sfida è bilanciare il proprio status tra quelli appena visti, alimentando la nostra mente costantemente in modo da non soccombere.

18 mesi fa crollava il Ponte Morandi a Genova:

⁃ i realisti prevedevano la sua ricostruzione in almeno 20 anni;

⁃ i pessimisti dicevano che non lo avrebbero mai ricostruito;

⁃ gli ottimisti cercavano strade e percorsi alternativi.

Chi invece è restato con i piedi a terra ha permesso, bilanciando i tre status mentali, di arrivare ad oggi e programmare la sua inaugurazione il prossimo Maggio.

Altro esempio: vediamo cosa accade con la creazione, dal nulla, di posti letto in terapia intensiva, o la creazione di ospedali ad hoc, per rispondere alle esigenze immediate.

Nel nostro lavoro ci hanno insegnato sempre a sorridere, riscopriamo questo meraviglioso atto di rispetto nei nostri confronti e nei confronti di chi ci è vicino.

Restiamo quindi con i piedi ben saldi a terra, preparandoci a costruire il ponte che ci collegherà al futuro!

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Avete rotto il cazzo!!

Tanti di noi, in ogni settore economico, hanno la responsabilità nei confronti di tutti coloro i quali li seguono, negli scritti, nelle posizioni, nelle idee, negli interventi.

Una responsabilità oggettiva nell’essere, volenti o nolenti, dei riferimenti, a volte delle guide, spesse volte degli esempi.

Oggi questa responsabilità assume un valore ancor più grande, ancor più importante!

Siamo coscienti, ormai, della difficoltà di questi momenti, siamo coscienti di dover affrontare un nemico che non abbiamo mai affrontato, siamo coscienti che probabilmente la strada è ancora lunga.

Negli anni ‘60, Karl Popper analizzava l’esigenza dell’essere umano nel dover trovare un “colpevole”, un “capro espiatorio”.

La natura, troppo spesso reale, dell’essere umano, di essere individualista, egocentrico, in questi momenti, soprattutto in alcuni cosiddetti “opinion leader”, muta e lo rendono bisognoso della necessità impellente di dover deviare momentaneamente l’attenzione dall’ “io” per concentrarsi sul pessimismo catastrofico.

Ma questo comportamento sociale, in realtà nasconde un forte attaccamento all’ “io”, perché tende ad aggredire la sensibilità del prossimo più debole ovvero “follower”, nei suoi angoli più deboli, che richiamano proprio l’esigenza umana di trovare il capro espiatorio, cercando quindi di far breccia cercando di aumentare l’autorevolezza nei confronti di questi, che ignari, ne riconoscono il valore, incensandone i comportamenti, le posizioni, le indicazioni. Non comprendendo di essere solo degli strumenti nelle mani di questi.

I “seguaci”, quindi, trovano riscontro emotivo a questa esigenza temporanea.

Riscontro emotivo che altro non è che un palliativo che soddisfa temporaneamente gli animi, ma che apre le porte a pessimismo profondo, che indirizza verso una depressione distruttiva.

La creazione, nel prossimo, di quel senso di sconfitta, riporta alla fonte generatrice, quel senso di autorevolezza effimera che trasuda ignoranza tangibile, mascherata da conoscenza e competenza, ma che ha fondamenta che affondano nella sabbia.

Quindi:

AVETE ROTTO IL CAZZO!!

La missione di chi ha 10, 100, 1000…seguaci, follower, lettori – chiamateli come volete – è quella di iniettare un ottimismo consapevole, una speranza, un pensiero positivo.

Per semplicità è il compito che permette chiaramente di evidenziare e rendere visibile una flebile luce che si intravede in fondo al tunnel. Si perché ogni tunnel, anche il più lungo, ha un’uscita!

La prima e più forte “medicina” tesa ad alzare le difese immunitarie è il pensiero positivo e consapevole.

Prendiamo spunto da tutti quei filmati che abbiamo visto in questi giorni, dove il Popolo Italiano, ha dato il meglio di se, affrontando la crisi con uno spirito positivo.

Regaliamoci, in questi giorni di “reclusione forzata”, qualche ora al giorno dedicata alla distrazione, alla manualità, alla creatività.

Abbiamo imparato, in questi giorni, a riconoscere degli angeli, che chiamiamo eroi.

Questi angeli altro non ci chiedono che di seguire le indicazioni che ci vengono date, indicazioni che, se seguite, renderanno più corto il tunnel che stiamo percorrendo, che illuminerà sempre più forte la sua fine, la sua uscita.

Questa ci rivelerà un futuro da ridisegnare ancor più bello di prima perché consapevole di alcune nostre nuove debolezze che abbiamo imparato a governare!

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Siamo Italiani!

In questi giorni difficili, ci viene richiesto di restare a casa per contenere la diffusione del virus. Nessuno può esimersi dal dare il proprio contributo, restando a casa.

Questo però non deve in nessun modo fermare tutto.

I nostri partner ci hanno scelti non solo per i momenti floridi, ma soprattutto per i momenti di difficoltà.

Noi di Format – Ospitalità d’Autore ci siamo! Siamo in prima linea con i nostri partner per affrontare il presente, programmando il futuro.

Chi come noi si occupa anche di previsioni e forecast, sa che mai quanto ora, sia necessario e vitale programmare il futuro, in base ai dati che abbiamo oggi, in funzione dell’attuale fotografia e delle attuali aspettative ed indicazioni.

La situazione è difficile, ma non impossibile. Al momento abbiamo le istruzioni: seguiamole!

Stiamo dimostrando, con le nostre ataviche contraddizioni, di essere un popolo che è in grado di istruire gli altri popoli con le proprie azioni, con le proprie reazioni, con la grande consapevolezza dei nostri punti di forza, che sono invidiati dagli spocchiosi cugini “nose-up”, che sono sognati dagli omertosi “crucchi”, che sono inarrivabili per quella “perfida albione” capace solo di rubare le risorse altrui, fregandosene del proprio popolo, equiparandolo ad un gregge per sperare nella sopravvivenza.

E allora avanti tutta!

Siamo maestri nell’arte della resilienza, siamo quell’araba fenice invidiata in tutto il mondo.

Mettiamoci quindi spalla a spalla (almeno ad 1 metro di distanza gli uni dagli altri) vicini a chi ha necessità di supporto, vicini a chi non vuole soccombere,vicini a chi vuole essere sempre pronto e partire per primo dopo che la “safety-car” rientrerà nei box e l’incredibile scenario apocalittico di oggi sarà solo un brutto ricordo, da non dimenticare e dal quale ricominciare

“RITIRATEVI, DIMOSTRATEVI UOMINI E DOMANI ROMA (l’Italia) RINASCERÀ PIÙ BELLA E PIÙ SUPERBA CHE PRIA…”

da: “Nerone” di Ettore Petrolini

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#CORONAVIRUS: Ricomincio da tre!

Ricomincio da tre è un film del 1981 diretto ed interpretato da Massimo Troisi

Da qualche giorno siamo in guerra!

La guerra è contro un temibile virus che sta generando psicosi incontrollate in qualsiasi parte del mondo. Non ho la presunzione di dare delle ricette o delle date o delle soluzioni. Queste le lascio agli esperti.

Leggo un po’ ovunque un pessimismo estremista che non prospetta nulla di buono, ma vede soltanto l’inizio della fine.

Hanno iniziato i telegiornali, seguiti a ruota dai quotidiani, hanno fatto degli speciali in TV o su canali youtube, hanno invaso i social media, seminando pessimismo cosmico, che al confronto il buon Leopardi era un pivello!

Sia ben chiaro, qui non si cerca di fare gli struzzi, la drastica diminuzione di turisti è sotto gli occhi di tutti, le cancellazioni anche e soprattutto le previsioni non sono al momento positive.

Roma – Feb 2019 vs Feb 2020 source STR Global

Nel grafico si vede il tracollo dell’occupazione degli alberghi di Roma nel mese di Febbraio 2020 a confronto con il mese di Febbraio 2019. Da notare l’andamento “prudente” nella prima fase del periodo analizzato e la drastica diminuzione negli ultimi giorni del mese, ovvero quando si è cominciato a registrare un aumento dei casi ufficiali in Italia.

Vorrei poter guardare al problema da una prospettiva diversa, da una prospettiva che vede una luce in fondo al tunnel.

Mi piacerebbe quindi dare una mia visione del futuro del mondo dell’ospitalità ricettiva.

RICOMINCIA DA 3

  • MANUTENZIONE

Quante volte capita che vorresti pianificare degli interventi abbastanza approfonditi, ma le fluttuazioni di domanda non ti permettono di avere il tempo necessario per poter completare alcuni lavori? Quante volte capita che ti arrabbi per aver ricevuto una recensione che sottolinea un po’ di trascuratezza della struttura?

Ora ne hai l’opportunità, hai il tempo necessario per sistemare quelle tubazioni in quella camera che assegni sempre per ultima, così cerchi di limitare le recensioni brutte, hai l’opportunità di riverniciare quella parete dove sbattono sempre con i bagagli.

  • FORMAZIONE

Uno degli aspetti più affascinanti del nostro mondo, è che muta continuamente, si perfeziona, si alimenta con nuove tecnologie e nuove discipline. Così come per ogni settore, la formazione gioca un ruolo fondamentale per poter essere sempre competitivi e soprattutto poter rispondere alle esigenze dell’ospite.

Ecco un’altra opportunità, approfitta di questo tempo per formarti, analizza gli ambiti dove hai l’esigenza di migliorare. Cerca la tematica più adatta al tuo lavoro e mettiti alla ricerca di corsi di formazione o di coach che ti possano permettere, nei tempi giusti, di colmare le lacune.

  • PREZZO

Sono diversi anni che si assiste “impotenti” al ribasso indiscriminato delle tariffe di vendita, hotel 5 stelle si vendono a 39,00 euro, hotel a 3 stelle si propongono alla vendita a 11,00 euro. La “guerra degli stracci” ha innescato un meccanismo vizioso di corsa al ribasso con l’effetto dei vasi comunicanti, il tutto a beneficio di un mercato potenzialmente florido, il quale si è abituato ad acquistare sempre più sotto data visto il trend ormai consolidato di partire da tariffe più elevate sul lungo periodo per poi “sbragarle” sotto data per via della “panic strategy”. Si è sempre alla continua ricerca di un colpevole e non si fa nulla per uscire da questo vortice al ribasso. Ci si lamenta sempre che le tariffe medie di Parigi, Berlino o di altre Capitali Europee sono sempre più alte delle nostre.

Abbiamo ora l’opportunità di riprenderci il posto che abbiamo volontariamente abbandonato da anni. Quando i nuovi flussi turistici riprenderanno il loro normale andamento, facciamoci trovare “lavati e pettinati”, abbiamo rimesso in ordine le strutture, siamo diventati ancor più professionisti, è quindi il momento di riprendere il nostro posto nel mondo turistico ricettivo, proponendo tariffe all’altezza di una destinazione come l’Italia, che non scordiamo, è la meta più ambita da milioni di viaggiatori nel mondo!

Fai come me: RICOMINCIA DA TRE!!!