È notizia di pochi minuti che la extranet di BigB ha un bug importante rispetto alla tassa di soggiorno, che non viene mostrata al cliente in fase di prenotazione.
Occorre verificare le singole prenotazioni per scoprire quali sono state “buggate”.
Da BigB garantiscono una soluzione veloce alla problematica.
Dario Restagno con la sua struttura Viminale Hill Inn &
Hotel entra nel network di Format.
Il Viminale Hill Inn & Hotel è una splendida struttura nel cuore di Roma. Accolta in un palazzo del tardo ‘800 che si affaccia proprio sulla piazza del Teatro dell’Opera di Roma. I suoi arredi artigianali insieme con le docce emozionali con idromassaggio, cromoterapia sauna e bagno turco, creano quell’abbraccio confortevole che ci si attende al rientro da una lunga giornata di visite in giro per la città eterna.
A monte di tutto c’è l’amore, la passione per ciò che si sta facendo. Quando pensi al colore delle pareti, quando scegli le tende o i pavimenti, non pensi che in quella casa ci possa entrare qualcuno di diverso da te e dai tuoi cari, la prepari quindi come se stessi per accogliere e proteggere i tuoi figli.
E’ proprio qui la differenza!
Non basta mettere due materassi, una stampa scolorita tirata sul muro, pentole ammaccate, per ospitare i tuoi nuovi amici.
La preparazione di un appartamento che accoglierà viaggiatori, ha necessità di studio, ricerca, creatività, soluzioni. Le ultime tendenze in termini di materiali, di colori, di profumi, unita alla ricerca di soluzioni di domotica non invasiva, sono il giusto equilibrio per creare un prodotto di valore che anticipa le aspettative degli ospiti.
Il percorso di conversione di un appartamento parte proprio dallo studio delle esigenze degli ospiti target, unito alla passione della ricerca di soluzioni uniche che distingueranno il risultato rispetto alla numerosissima concorrenza.
Il risultato non tarda a vedersi, proponendosi nella sua semplicità estetica che nasconde la complessità della ricerca e del recupero, la mutazione mirata all’obiettivo. Piccole attenzioni, per un grande risultato.
Questo è il primo passo per la creazione del valore, step del percorso di Format – Ospitalità d’Autore. Il vantaggio competitivo del valore percepito dall’ospite deve raggiungerlo già dalle immagini condivise. La giusta comunicazione che valorizza il risultato senza stravolgerne i reali contenuti, senza generare false aspettative ma raccontando la realtà tangibile. Per questo ogni fase del processo di creazione del valore è seguita, dai nostri professionisti, con la massima attenzione.
Per il successo del tuo progetto d’ospitalità, contatta Format – Ospitalità d’Autore e scopri il valore delle tue case, comunicalo ai tuoi ospiti, eccedi le aspettative.
Sweet Arco Farnese un progetto di Format – Ospitalità d’Autore per Sweet Collection. Si ringrazia:
Imparerai a capire qual è la migliore soluzione in base ai tuoi obiettivi, capirai come entrare nel mercato dell’accoglienza, come dar valore al tuo prodotto, come distribuirlo e come identificare i tuoi clienti target e come guadagnare.
Un metodo semplice presentato da professionisti del settore che condivideranno con te i segreti per raggiungere il successo.
Ospitati nella splendida cornice delle nuovissime e tecnologiche sale riunioni dell’Hotel Simon di Pomezia, intraprenderemo il percorso Format, attraverso il quale emergere nel mercato dell’accoglienza.
L’evento è completamente gratuito, a brevissimo i link per la registrazione all’evento.
E’ con immenso piacere che mi affianco
al successo di questo progetto imprenditoriale.
Besafe Rate non è solo un piano tariffario che garantisce i clienti e gli albergatori, Besafe Rate è un nuovo modo di interpretare il business dell’accoglienza.
In un mondo in costante cambiamento il mercato ci pone di fronte alla necessità di un rapporto sempre più stretto tra gli ospiti e le strutture ricettive, Besafe Rate concorre a creare proprio questo legame di fiducia.
Con un’esperienza di 30 anni nel settore turistico ricettivo da operatore prima e come studio di consulenza, gestione e formazione delle risorse umane, poi, ho predisposto un modello operativo di sviluppo dell’imprenditoria turistico ricettiva.
La scelta del nome:
FORMAT è un nome rievoca esattamente la mission.
È “FORmazione MAnageriale Turistica”, ma allo stesso tempo un modello, appunto FORMAT, operativo che si compone di fasi evolutive, accompagnando gli imprenditori ricettivi dall’idea alla realizzazione del progetto.
Ospitalità d’Autore, perché una volta realizzato il progetto, gli imprenditori sono seguiti nell’operatività quotidiana ricevendo know-how, strumenti e formazione continua per costruire la propria, unica:
Ospitalità d’Autore
Il modello si compone di 4 macro aree:
Purpose
Target
Action
Check
ognuna di queste aree racchiude in se dei processi attraverso i quali, una volta appresa la metodologia, l’imprenditore potrà utilizzare autonomamente.
il modello: FORMAT
FORMAT – Ospitalità d’Autore
è un prodotto di RCHS – Hospitality Service
www.rchs.eu | +39 348 9956059
Il nome di questo blog è #Back2Basics, e credo che l’esempio che sto per condividere è proprio la conferma che c’è la necessità di tornare alle basi.
Il Revenue Management, come sappiamo, nasce dall’Airline Deregulation Act del 1978.
Oggi il Revenue Management è applicato in molte diverse industry più o meno complesso, più o meno articolato, evidentemente implementato rispetto alle origini dando anche uno sguardo ai costi, ma il fine ultimo è sempre quello di migliorare le performances dell’azienda che lo applica.
Come dicevamo in precedenza, il Revenue Management ha subito
innumerevoli implementazioni nel corso degli anni, implementazioni non solo dovute
a calcoli sempre più complessi, ma anche e soprattutto rispetto alle modifiche
delle abitudini della clientela ed all’accesso a dati sempre più complessi ed
analitici (c.d. BIGDATA), che misurano tutto il misurabile.
Qualche tempo fa, mi trovavo per lavoro in Albania, per la
precisione a Tirana. Mi ritrovai a dover cambiare l’agenda per impegni
improrogabili e quindi a dover acquistare un nuovo biglietto di rientro per Roma.
E qui inizia l’avventura.
Inizio a cercare chi opera sulla tratta e la scelta cade tra Blue Panorama ed Alitalia. La prima scartata per via degli orari non corrispondenti alle esigenze.
Mi metto quindi alla ricerca della soluzione più idonea alle mie esigenze e scopro che il volo costava un’enormità. Provo soluzioni alternative: nave, treno fino ad altra destinazione con voli su Roma. Nulla!
Allora cerco un volo che da Tirana mi faccia rientrare in
Italia per poi trovare la soluzione più efficace: treno, auto a noleggio, ecc.
Scopro quindi che da Tirana partono voli per Milano,
comincio a cercare, valutare, analizzare e tutto d’un tratto, percepisco che c’è
qualcosa che non mi torna, ancora non comprendo cosa sia ma poi, con un piccolo
approfondimento, scopro la genialata!
Per opportunità di riscontro con le schermate pubblicate, riporto
come periodo di ricerca la data del 1° agosto, ma in realtà il tutto è accaduto
qualche mese prima.
TIRANA – ROMA costo
Euro 247,45
TIRANA – MILANO costo
Euro 96,09
Fatto!
Questo era il piano: volo fino a Milano poi treno fino a
Roma e il mio impegno nella capitale poteva essere rispettato!
Sentivo ancora quella percezione che mi diceva che c’era
qualcosa che non tornava.
Approfondisco la verifica e noto che l’orario di partenza
del volo da Tirana è lo stesso per tutti e due i voli.
Mi accorgo quindi che il volo che parte da Tirana alle ore 15:45 fa scalo a Roma per poi ripartire per Milano. Comincio a pensare di aver avuto fortuna e di essere incappato in un cambio di tariffe ancora non totalmente diffuso nei sistemi. Faccio delle verifiche in altre date, e scopro di non essere stato fortunato, ma che qualcuno aveva scientemente deciso l’applicazione di questa strategia non certo illuminata. Non illuminata soprattutto per via della tipologia del viaggiatore moderno che non si ferma alla prima informazione ma cerca di scavare fino a trovare la miglior soluzione.
Prenoto quindi il volo per Milano, scendendo a Roma con un
risparmio totale di Euro 151,36, senza contare il risparmio del biglietto del
treno da Milano a Roma.
Ecco un chiarissimo esempio di “rieducazione all’acquisto” nei confronti del mercato che in realtà è un boomerang che si ritorce contro.
Concludo con un ashtag al quale credo che occorra sempre di più riferirsi per migliorare ripartendo dalle basi: #Back2Basics.
È agosto e a Villalago, un paesino in provincia dell’Aquila, uno tra i Borghi più belli d’Italia, si festeggia l’estate con due splendide giornate caratterizzate dallo street-food.
Tantissimi espositori: un banco offre pizze fritte, in un altro si assapora una birra artigianale leggera ma corposa, dall’altra parte della piazza c’è un gazebo specializzato nella degustazione di olive ascolane, poi un grande spazio dedicato alle fritture di pesce, un delizioso tre ruote “Ape” allestito per proporre delle invitanti capresi, il banco degli arrosticini è uno dei più gettonati, ma si sa è piatto tipico di queste parti, ed alla sua destra troviamo un banco che propone delle simpatiche patate fritte ad elica, perfette per essere mangiate camminando.
Al centro della piazza c’è un furgoncino, di quelli che si aprono di lato ed appare magicamente un bancone. Vedo molto movimento intorno al punto vendita, molte persone che ridono e si divertono. Dentro ci sono tre persone, una ragazza in cassa, un uomo di spalle intento a lavorare ed una donna con un taglio di capelli particolare, a spazzola, metà neri e metà fucsia, proprio come il colore delle magliette che i tre indossano.
Mi avvicino e capisco perché gli avventori ridono e si divertono, in questo punto vendita si degustano “FREGNE”! Si hai letto bene: “FREGNE”!
Ovviamente ne ordino una, tra la vasta scelta che il banco propone: c’è la “viziosa”, la “lussuriosa”, la “rasata”, la “ngrifata”, in pratica ce n’è una per ogni gusto! All’occhio sembrano delle “normali” ciambelle fritte a cui i produttori hanno dato una forma particolare.
Sono troppo curioso, la mia è pronta, e scopro che non è proprio una ciambella a cui hanno cambiato forma, ma un impasto diverso, particolare. La curiosità è troppo forte, mi avvicino alla titolare, con un po’ di imbarazzo, perché Elena Iannone, ha un modo unico per intrattenere gli avventori mentre il loro ordine è in cottura: gioca con le parole, doppi sensi a non finire, sempre eleganti, mai volgari. La maestria nel gestire le parole e nel rispettare tutti, grandi e piccini.
La rubo per qualche minuto al suo show, Elena acconsente con
simpatia, di tanto in tanto allontanarsi dalla bollente friggitrice, è un
sollievo anche per lei.
Le chiedo di raccontarmi la sua storia.
Elena era titolare di una pasticceria gelateria, ha deciso
per un periodo di cambiare strada, ma la passione per la cucina, più in
particolare per la pasticceria, era troppo forte. Nel suo privato continuava a
sperimentare, finché non è arrivata ad una ricetta, implementando un impasto
già esistente. La prima frittura è rivelatrice, le appaiono per la prima volta
quelle che saranno immediatamente battezzate: “FREGNE”.
Da qui i primi test alle feste patronali del suo Paese, un successo immediato! Anche i Paesi vicini la invitano, pian piano la voce si sparge, dal gazebo si passa al furgone, per essere più veloci e flessibili nei preparativi della linea di produzione.
Il successo è sudato. Sudato per via delle alte temperature dell’olio nella friggitrice, ma anche per via della sottile linea che divide il buon gusto dalla volgarità, ma loro sono bravi in questo.
Il brand prende piede e si rafforza, ora sono 9 anni che sono nel mercato. L’ingrediente segreto è semplice nella sua complessità: tanta simpatia unita ad una professionalità pasticciera di altissimo livello.
Le “Fregne” per Uccio De Santis
La prima cosa che viene alla mente è perché un nome così forte?
La risposta è tanto semplice quanto non scontata: “Pensa se avessi scritto “Ciambelle”,
quanti si sarebbero fermati a giocare insieme a noi con le parole mentre prepariamo
le nostre specialità?”
In breve, Elena ha toccato l’immaginario dei suoi avventori,
non solo maschietti, stimolando l’immaginazione anche attraverso i suoi
racconti ed i doppi sensi, mantenendo la promessa di un prodotto ottimo, genuino
ed unico.
Elena ha attivato dei meccanismi di comunicazione diretta con i propri avventori, scegliendo un canale distributivo che da un lato le permette di poter gestire la sua attività in modo più libero, dall’altro le permette di creare il suo pubblico, diverso di volta in volta, ma che raccoglie in un’adunata fatta di zucchero, crema pasticciera, amarene, pistacchi e doppi sensi sulla pagina facebook.
In questo blog si tratteranno maggiormente temi legati all’accoglienza, alla ricettività, al revenue management, alla gestione aziendale, alla ristorazione, al marketing. Benvenuti!
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