Dopo la breve parentesi da Commissari Tecnici della nazionale di calcio, vista l’eliminazione dai mondiali, ecco che occorre immediatamente trovare una nuova occupazione all’Italico cittadino.
Quale migliore tema, se non quello creato da Will Smith alla cerimonia di consegna degli Academy Awards, quando, ascoltando una pessima battuta di un umorismo greve del conduttore Chris Rock (ed il tizio non è nuovo a queste uscite ingrate), Will Smith si alza e da uno schiaffo al conduttore, dichiarando ad alta voce di non utilizzare il nome della moglie.
Assistiamo quindi alla creazione di due fazioni pro e contro la reazione di Will Smith.
Ecco ricordiamoci per un attimo la parola “reazione”.
Ho letto di molti che si sono scagliati contro quanto Smith ha fatto, giudicandolo un comportamento violento da condannare.
Bene!
Detto questo, la violenza con la quale Chris Rock ha aggredito la Sig.ra Smith, è passata sottotono, sovrastata dalla forte reazione di Will Smith.
Will Smith, era beatamente seduto in platea, quando il conduttore dello spettacolo ha aggredito verbalmente la moglie prendendosi gioco di lei utilizzando una forte debolezza della stessa che è la malattia di cui soffre: l’alopecia.
Will ha quindi reagito all’aggressione subita (se aggrediscono mia moglie o un mio congiunto, aggrediscono me!), forse con una reazione spropositata, ma ha reagito ad un’aggressione. Difendendo sua moglie, in una posizione di debolezza rispetto all’aggressore, Will Smith non ha fatto altro che difendere il “mondo della sua famiglia” e delle sue debolezze da un attacco inaspettato, inopportuno e gratuito.
Moltissimi, a partire dalla Sig.ra Lucarelli, hanno pubblicamente dichiarato il dissenso verso il comportamento di Will Smith. Ovvero dichiarano il dissenso nella reazione di qualcuno che viene aggredito nel suo privato.
Mi domando come mai, gli stessi, condannano l’aggressione della Russia verso l’Ucraina.
L’Ucraina, in una posizione di debolezza, ha subito un’aggressione dalla Russia, e sta avendo una reazione alla primaria azione dell’aggressore Russo, ma nel caso di Will Smith tutti a difendere l’aggressore, quindi due pesi e due misure.
Come dicevo all’inizio, odio la violenza a 360°. Odio la violenza verbale, comportamentale, psicologica, manesca, armata e qualsiasi altra forma di violenza possa esistere. Sono contro l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, così come sono contro l’aggressione di Chris Rock nei confronti della Sig.ra Smith.
Le reazioni alle azioni iniziali, benché possano diventare spropositate, sono sempre reazioni stimolate da un comportamento subito.
Dovremmo imparare a non utilizzare due pesi e due misure e soprattutto non nasconderci dietro a quel “politically correct” che tutto è meno che corretto e rispettoso nei confronti degli esseri umani. Avere un proprio pensiero, una propria idea e posizione, anche in contrasto con il prossimo, non è uno “sbaglio”, è la testimonianza che gli esseri umani (almeno alcuni) hanno ancora la capacità critica rispetto al comportamento del gregge che, troppo spesso ormai, è più diffuso del primo.